mercoledì 6 luglio 2011

2019



Un amico carissimo, di vecchia data, torna da un futuro non molto lontano e comunica che nel 2019 non è riuscito a trovarci ed è venuto a dircelo.
Boom!




Come un fulmine a ciel sereno quelle parole rimbombano nella nostra testa a ruota libera e girano girano girano senza avere pace, senza riuscire a sostare nell'unica soluzione possibile.
Come si vive pensando di stare per morire?
Il nostro amico sparisce prima di averci spiegato per bene tutto, così all'improvviso!
E se ci fosse un errore? Se non ci avesse trovato per tanti altri motivi, magari un trasferimento improvviso?
Quelle parole, quelle dannate parole, ci risucchiano in un vortice di pensieri abissali.
L'idea di andare via troppo presto, di non poter scoprire cosa ne sarà della nostra vita ci distrugge ed è così che all'improvviso sentiamo la necessaria esigenza di sapere quanto lunga sarà la nostra esistenza.
Riviviamo più volte la scena in cui ci viene pronunciata la "lieta" notizia, ma nessuna informazione in più viene rilasciata. Cosa fare.
Consacrare i presunti ultimi anni della nostra vita a torturarci tra dubbi e curiosità che non possono essere soddisfatti, significa condannarci prima della fine.
Così come il passato è passato, il futuro è futuro.
Bisogna vivere nel presente.
Abbiamo una sola cosa importante. La vita. E non importa quanto sia lunga, ma cosa ci si fa.



goditi la vita e ricomincia da quest'estate!

martedì 5 luglio 2011

Gentlemen prefer blondes



"Siamo un diamante raro"
Sono 4 i fattori che determinano il valore del diamante: le quattro "C", dalle iniziali dei quattro termini in inglese ossia: "colour" colore, "clarity" purezza, "cut" taglio e "carat" peso.



Una mattina straordinaria è quella in cui per una volta capisci che devi fermarti e analizzare, concentrarti sulla tua vita e sul tuo carattere, poichè è così facile vedere ciò che siamo ma non riusciamo ad essere ciò che vorremmo vedere.
Il nostro carattere non è altro che il "colore" di un diamante.
Gli atteggiamenti che assumiamo in determinate situazione sono frutto di qualcosa.. qualcosa che ci ha segnato, che ci portiamo dentro come un vecchia maglietta della nostra adolescenza, magari con una squallida stampa del nostro gruppo preferito e di cui non riusciamo a sbarazzarci, ma non perchè ci piace (le mode cambiano)..ma perchè ci tiene legati a qualcosa da cui non vogliamo allontanarci e questo cambiamento probabilmente ci spaventa.
Non rendersi conto di come le cose si stiano evolvendo, di come tutto cambi nel giro di un momento è la vita.
Si nasce, si cresce e si muore: è il cerchio della vita.
Ma quando soffriamo di questo cambiamento, quando non riusciamo a guardare lontano e non vediamo nessun futuro, nessuna prospettiva, quando le persone ci deludono, quando la persona che ami più al mondo non c'è più, l'unica cosa che possiamo fare è fermarci.
Fermarsi non è aspettare che qualcosa avvenga per azione di qualcuno, ma attendere un segnale, una nostra disposizione ad accettare il cambiamento.
L'unico che può aiutarci è il tempo, ma solo se permettiamo che esso ci aiuti.

"Diamonds are a girl's best friend" cantava Marylin, io dico che noi siamo i migliori amici di noi stessi.


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