giovedì 24 giugno 2010

conclusioni mondiali 2010

Sono dispiaciuta.
Sono dispiaciuta perchè ai mondiali sudafricani del 2010 l'Italia è uscita miseramente al primo turno.
Sono dispiaciuta perchè la figura l'hanno fatta loro ma l'abbiamo fatta anche noi.
Sono dispiaciuta perchè anzicché far passare la Slovacchia fatta di calciatori usciti dal set di  "Trainspotting" si poteva pensar bene di fare passare agli ottavi gli spartani "All Withes" neozelandesi.
Avremmo pianto tutti/e con un solo occhio!
...e che altro possiamo dire???

Amy MacDonald

love her

Mondiali 2010

Forza Azzurrrrrrrrri

Roy McMakin "domestic architecture"

                                   Il gazebo della piscina nella villa di Beverly Hills Berro Residence
 L’America vista dalla casa. Alla maniera di Roy McMakin e cioè domestica e contemporanea. Iconica e insolita. Non dunque la casa delle Desperate Housewives di Wisteria Lane, ma la versione originalissima di un architetto-designer statunitense di stanza a Seattle, originario del Wyoming con store a Los Angeles: Domestic Furniture sul Beverly Boulevard.

martedì 22 giugno 2010

Il MaXXi "architettura up to date"




L'architetto iracheno Zaha Hadid torna a stupirci e questa volta lo fa proprio a casa nostra.
Roma come luogo-simbolo di storia, di arte, di religione, di cultura.
Roma come capitale dalle forme barocche è una felice ospite del Maxxi o risulta vittima di questa macchinosa Architettura "fluida"?
Mi si parla spesso di contestualizzazione di un'opera, di "collocatio", di STUDIO delle preesistenze, di valorizzazione di ciò che esiste, del non annullamento totale di un luogo ma di preservarne l'Identità . . . detto questo ora mi chiedo se tutto ciò che studio e continuerò a studiare all'università e sui testi mi sia servito a qualcosa. Non fraintendetemi: io stimo Zaha Hadid, che con tanto talento grazie ai suoi studi e alle sue capacità è emersa da un contesto non proprio propizio per una donna.
Opere importanti come la "Caserma dei pompieri" o il "Museo di Cincinnati" in Ohio innalzano l'architetto iracheno ad "archistar" di fama internazionale. Certo è che le sue scelte formali non passano inosservate, il suo linguaggio up to date, l'uso di materiali poco tradizionali, di forte impatto come il cemento a vista rendono lo spazio della Hadid crudo, netto, percebibile, lasciando un apparente libero arbitrio nello spazio che invece ti conduce proprio dove lui vuole. Si parla di architettura fluida, dinamica e veloce ma in realtà sono aggettivi del tutto contraddittori. Come possiamo definire l'architettura del cemento e dell'acciaio come fluida o dinamica o veloce! Forse potremmo definirla come Architettura dell'impatto, una architettura quasi monolitica, spigolosa, decontestualizzata, una gigantesca folie da guardare e "ammirare".
La ricercatezza dei colori ( o forse sarebbe meglio dire dei non-colori) bianco nero grigio, l'alto prezzo dei materiali, la continuità perimetrale ottenuta dal cemento a vista e interrotta da ampie vetrature e da esili pilastrini tondi in acciaio fanno del Maxxi un Architettura assolutamente alla moda.. ma non una buona architettura.
Lo Criti Chiara

a great show!!



xoxo